mercoledì 6 agosto 2014

Politicamente corretto

Politically correct?


Comunicare senza discriminare






Spesso le parole sfuggite di bocca o dalla penna rivelano molto di più della personalità e del pensiero di quanto faccia un'argomentazione. 
L'ultimo esempio, noto alle cronache, è quello dell'aspirante presidente della FGC Tavecchio.

Ricordo un episodio della mia vita a scuola: un ragazzo bianco, molto amico di un compagno nero, durante una lite lo apostrofò con il consueto appellativo di "negro di merda". Fu praticamente impossibile fare capire a lui e alla sua famiglia, ovviamente, il perchè della sanzione che gli piovve addosso; la giustificazione ripetuta come un mantra fu: "ma siamo amici!". Bene, ma allora lui ti può chiamare "bianco di merda?"

Chi può dichiararsi immune da questo trabocchetto dell'inconscio? 

C'è un sito, parlare civile, che definirei, in prima battuta, un utile traduttore della deriva delle pulsioni, un dizionario alternativo al lessico comune. Il suo motto, che è anche la linea guida dei testi è: "Non esistono parole sbagliate. Esiste un uso sbagliato delle parole".

Ma è anche molto altro; di tante tematiche della cronaca e della vita contemporanea fornisce, oltre al lessico corretto, anche l'etimologia delle parole, note storiche e giuridiche, esempi di uso corretto e scorretto da parte dei media.

In particolare temi come Disabilità, Genere e orientamento sessuale, Immigrazione, Povertà ed emarginazione, Prostituzione e tratta, Religioni, Rom e Sinti, Salute mentale, vengono trattati sotto una luce particolare, tendente a sottolineare le strumentalizzazioni e le discriminazioni.
Uno strumento di conoscenza, quindi, non una grammatica o un galateo della comunicazione.


Chi frequenta il web o  ancora la carta stampata dovrebbe leggerlo attentamente e senza pregiudizi, accompagnando questo studio a quello necessariamente parallelo, dello smascheramento delle bufale.

Quanti commentatori di Gad Lerner o anche semplicemente del Mattino di Padova, dei blog di periferia o dei profili FB ne avrebbero seria necessità!


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